Qualcosa è cambiato. Le sale si sono riempite di volti nuovi, di giovani che vedono in Alleanza Verdi e Sinistra una possibilità: quella di riappropriarsi della politica come strumento di trasformazione. Perché il nemico più grande che abbiamo davanti è la rassegnazione, l’idea che nulla possa mai cambiare. La nostra sfida è proprio questa: battere la rassegnazione, ricostruire la speranza, rilanciare l’ambizione di un cambiamento reale. Ed è questo che ci viene riconosciuto: il coraggio e la radicalità con cui affrontiamo i grandi temi del nostro tempo. Siamo stati i primi a dire no alla guerra, perché l’escalation militare porta solo altra guerra. Abbiamo avuto il coraggio di denunciare il massacro del popolo palestinese come un genocidio e di chiedere che si fermi immediatamente. Di fronte alla crisi climatica, abbiamo respinto la narrazione tossica che dà la colpa agli ambientalisti invece che alle multinazionali del fossile. Siamo stati tra i pochi a dire chiaramente che le rinnovabili fanno paura a chi vuole mantenere il controllo dell’energia come strumento di potere. Abbiamo difeso con determinazione la sanità pubblica e la scuola laica, contro una destra che smantella il welfare e privatizza i diritti fondamentali. Ci raccontano da anni la fine delle ideologie, ma sono proprio loro a fare ideologia nel modo più spietato, trasformando tutto in merce. Noi invece continuiamo a tracciare una rotta diversa, a indicare con nettezza un’alternativa. E oggi siamo sempre di più. (Cit. Nicola Fratoianni).



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