Perché il silenzio è complicità. Perché i bambini osservano, imparano, crescono.
Un piccolo gesto, per tutti i bambini palestinesi che soffrono sotto le bombe, per quelli che vivono nella paura, nella fame, nel dolore. E lo abbiamo fatto anche per quelli che, purtroppo, non ci sono più. Perché ogni bambino ha diritto alla vita, alla libertà, alla gioia. E perché il mondo deve smettere di restare in silenzio. Con lui e per lui. Sempre, per i diritti, per la dignità, per la libertà. Dalla parte dell’umanità.


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