No, no, non stavo pregando in Consiglio. Semplicemente, quella che vedete è la mia espressione subito dopo aver ascoltato le parole del sindaco: un misto di incredulità e rassegnazione. Pur riconoscendo che i salari sono fermi e che il potere d’acquisto è crollato, il sindaco e la sua maggioranza hanno scelto di votare contro una mozione che chiedeva dignità per i lavoratori. Una posizione pavida e di comodo: si riconosce il problema, ma si alzano le mani. Eppure, è proprio dai comuni, dalle istituzioni più vicine ai cittadini, che devono partire le battaglie sindacali e sociali. Solo così possono arrivare in alto, fino al governo. Voltarsi dall’altra parte, invece, significa rinunciare al proprio ruolo politico e istituzionale. Proprio quando servirebbe più coraggio.

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